Sketch della fine di una guerra (aprile 1865)

I fotografi di guerra c’erano già, durante la Guerra civile americana, ma per qualche motivo non erano presenti al suo principale atto finale. Non ce n’era neanche uno ad Appomattox Courthouse, in Virginia, quando il 9 aprile 1865 – centocinquanta anni fa – il generale confederato Robert E. Lee firmò la resa delle sue truppe nelle mani di Ulysses Grant. C’era però un esperto disegnatore di origine inglese, Alfred Waud, che da anni copriva le operazioni belliche dell’esercito unionista per conto del settimanale newyorkese Harper’s Weekly. E che, dopo avere illustrato le ultime scaramucce, era nel posto giusto al momento giusto – di fronte alla casa di Wilmer McLean dove avvenne la firma.

C’è qui un paradosso. Scattare fotografie di eventi dinamici era impossibile per motivi tecnici. Le macchine erano aggeggi ingombranti, i tempi di esposizione erano lunghi. Le famose foto di Mathew Brady e altri sono statiche, raffigurano scene ferme, ritratti di persone e gruppi in posa, cadaveri. A dare il senso del movimento dei corpi, dei cavalli, tanto più della battaglia, erano invece gli illustratori con i loro sketch buttati giù in diretta, e poi trasferiti sulle pagine dei periodici tramite xilografia (le fotografie avevano un ulteriore problema tecnico: non erano direttamente riproducibili sui print media del tempo).

Gli sketch di Alfred Waud, disegnati a matita, trasmettono l’emozione del testimone oculare degli ultimi giorni, delle ultime ore del lungo conflitto. Si trovano, digitalizzati e con le descrizioni originali, nel sito della Library of Congress.

Lee lascia la McLean House dove ha appena firmato la resa [9 aprile 1865]