Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

Elezioni

RIP ovvero la politica dello scandalo: come abbattere un avversario politico e vivere felici

Vuoi abbattere un avversario politico? Impedirgli di esistere, tanto più di governare? Più della politica elettorale è efficace la politica dello scandalo. La formula vincente è: rivelazione (giornalistica), indagine (parlamentare), azione penale (dei procuratori), cioè “revelation, investigation, prosecution”, cioè RIP – riposa in pace. Ogni tanto mi tornano in mente questi appunti di molti anni fa, un quarto di secolo fa, per essere precisi. Sono tratti da un libro del […]

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Andrew Jackson 1829: la prima inaugurazione popolare (non populista)

All Creation going to the White House, Washington, March 4, 1829. Library of Congress. Poco meno di due secoli fa, il 4 marzo 1829, ci fu la prima inaugurazione presidenziale veramente popolare. Il presidente Andrew Jackson giurò in pubblico e all’aperto, sul portico del Campidoglio (fino ad allora la cerimonia era privata). Tenne un breve discorso inaugurale che quasi nessuno riuscì a sentire; c’erano troppe persone presenti, e la voce […]

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Il sogno più bello di Plunkitt: la secessione di New York City

Un’altra delle riflessioni dell’ex-senatore George Washington Plunkitt, il filosofo di Tammany Hall, pronunciate dalla sua tribuna – il chiostro di lustrascarpe del tribunale di contea di New York. Adattata da Plunkitt di Tammany Hall (1905; ETS, 2010). Si sta avvicinando il momento, e anche se non sono più un giovanotto potrei fare in tempo a vederlo, in cui New York City si separerà dallo stato e farà stato a sé. Non può […]

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Election Day? Che sia all’inizio di novembre, di martedì

Pubblicato su ytali.com il 4 novembre 2016 Pubblicato su unipi news l’8 novembre 2016 La data delle elezioni presidenziali americane non è scritta nella pietra della Costituzione, ma in una legge federale. La legge è antica, del 1845, e dice in poche righe che i grandi elettori che formano l’Electoral College presidenziale, quello che elegge il Presidente e il Vice-presidente degli Stati Uniti, devono essere scelti lo stesso giorno in tutti […]

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Appunti. Polarizzazione politica e concorrenza cinese

Le ultime buone notizie sull’economia americana, sull’aumento del reddito delle famiglie (dati che rompono la stagnazione dei redditi degli ultimi anni), non riguardano tutti gli americani. La crescita continua a premiare le persone che vivono nelle aree metropolitane oppure con un titolo di studio universitario. Non tocca chi vive nelle aree rurali, in quelle ex-industriali, in Appalacchia. Non tocca le diseguaglianze e i malesseri economici che si sono accumulati negli […]

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American Democrats: prendersi i repubblicani scontenti o costruire una nuova maggioranza progressista?

Pubblicato su Mente politica del 24 agosto 2016 Ci sono due modi per immaginare una strategia elettorale che dia qualche soddisfazione al tuo partito. Il primo presuppone che l’universo in cui giocare sia quello degli elettori abituali, un dato più o meno immutabile. Chi vota vota, chi non vota affari suoi. In questo caso il gioco è a somma zero. Per vincere devi strappare elettori al partito avverso, metterne in cattiva luce […]

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White working-class conservatism? A chi piace davvero Donald Trump?

Una certa idea di chi siano i followers più ferventi di Trump, nelle elezioni primarie e poi nei sondaggi di opinione, è piuttosto nota, ed è diventata un luogo comune. Si tratta di maschi bianchi non-ispanici senza un titolo di studio elevato, appartenenti alla classe operaia industriale colpita dalla globalizzazione, i cui (buoni) posti di lavoro sono stati portati all’estero, sostituiti dalle macchine o degradati in qualità e livelli di […]

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La fine del voto disgiunto e i timori dei candidati repubblicani al Congresso: con Trump o senza Trump?

Pubblicato su ytali.com il 9 agosto 2016 Agli alti e bassi delle fortune di Donald Trump nei sondaggi di opinione si accompagnano le speranze e i timori dei candidati repubblicani alla Camera e al Senato. Meglio prendere le distanze dal controverso candidato presidenziale, per evitare di condividerne la rovina, nel caso che alla fine prevalga la rovina? D’altra parte: è davvero buona politica irritare i suoi elettori più affezionati, inimicarseli, rinunciare al loro […]

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Negli Stati Uniti gli elettori indipendenti sono i più estremisti

Pubblicato su Mente politica di sabato 16 aprile 2016 Gli elettori che si considerano “indipendenti” rispetto ai partiti sono molto aumentati, nell’ultimo decennio. La loro quota era intorno al 30% dieci anni fa, oggi si avvicina o supera il 40%, a seconda della marca di sondaggi che prendete in considerazione – e qui sotto trovate due tabelle autorevoli, un po’ diverse ma convergenti, quella di Gallup e quella del Pew Research […]

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I corpi degli elettori e il body politic repubblicano: trasformazioni nell’Ottocento degli Stati Uniti.

Arnaldo Testi, «A good deal of bodily exertion». I corpi degli elettori e il body politic repubblicano: trasformazioni nell’Ottocento degli Stati Uniti, Ricerche di storia politica, vol. 17, aprile 2015, pp. 3-22. L’articolo completo in pdf è leggibile e scaricabile qui. Qui invece c’è una nutrita gallery di immagini che fanno riferimento al testo. Alle elezioni presidenziali del 2012 un terzo degli americani ha votato prima dell’Election Day. Secondo un’indagine […]

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