Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

Elezioni

Nelle primarie Dem solo due veri leader, per ora: che siano entrambi di sinistra è un problema per il partito

In effetti, da questa prima fase delle primarie Democratiche americane, di veri leader ne sono emersi solo due. Veri portatori di leadership, cioè, che abbiano impeto programmatico, statura personale, quel tanto di carisma che ci vuole ma soprattutto l’autonomia e l’autorevolezza politica che derivano dall’aver costruito se stessi con le proprie mani, con pazienza e coerenza, per anni, interpretando e dando forma a pezzi significativi di movimenti civili e di […]

Continua a leggere →

American Dems: progressisti o moderati, i candidati contano poco, a vincere o perdere è il partito.

Le elezioni congressuali americane, in particolare quelle per la Camera dei rappresentanti, sono così “nazionalizzate” e così partisan che i candidati locali contano sempre di meno, chiunque essi siano. Cioè, gli elettori votano in ogni singolo collegio per il partito preferito a livello nazionale, e votano allo stesso modo sia per la Camera che per il presidente. E non importa se il candidato locale è una giovane sfavillante donna radicale oppure […]

Continua a leggere →

20 gennaio 1969: Nixon presidente, una svolta storica

Pubblicato su rivistailmulino.it del 21 gennaio 2019 L’avventura presidenziale di Richard Nixon, che si insediò alla Casa bianca il 20 gennaio del 1969, mezzo secolo fa, fu il prezzo che i democratici pagarono per i loro peccati, e anche per le loro buone azioni, per certi loro successi nel cambiare il paese. Poteva sembrare un incidente. Si rivelò, con il senno di poi, una svolta storica. Nixon vinse le elezioni […]

Continua a leggere →

Le fantasie di Trump sulle frodi elettorali? Gliel’ha raccontate George Washington Plunkitt

Ho trovato la fonte delle fantasie di Donald Trump sulle frodi elettorali. Sicuramente gli hanno raccontato di George Washington Plunkitt senza dirgli che è roba di cent’anni fa e che comunque il vecchio George era uno sbruffone, un narratore divertito di tall tales. Il presidente (fa un po’ senso doverlo chiamare così), in una intervista al sito conservatore Daily Caller, quello di Tucker Carlson, ha sparato la sua solita valanga […]

Continua a leggere →

Gli americani sono tornati a votare (un po’ più del solito)

E invece le cifre sono state da record. Secondo i primi calcoli del U.S. Elections Project diretto da Michael McDonald alla University of Florida, ci sono stati quasi 116 milioni di elettori, 30 milioni in più del 2014, i numeri più alti della storia delle midterm elections. D’accordo, con i numeri assoluti si va sul facile, visto che aumenta la popolazione. Ma anche i tassi di partecipazione sono stati altissimi, […]

Continua a leggere →

Alexandria & Ilhan & Nancy & Hillary

Ci sono queste giovani donne, nuove elette democratiche alla Camera dei rappresentanti, nuove e fresche e cool, con la coolness che deriva anche, per parecchie di loro, dal loro essere lievemente esotiche nei nomi e nei tratti e negli abiti, o almeno così le vediamo noi maschi bianchi di una certa età pur abituati ai panorami multietnici americani – giovani donne che sembrano gioiosamente e serenamente all’arrembaggio della vita pubblica, […]

Continua a leggere →

La sinistra vince quando fa la sinistra? Tre esempi che non dimostrano niente

“La sinistra vince quando fa la sinistra”. Se imita la destra è perduta. E’ un mantra ben collaudato nel dibattito internazionale sui destini della sinistra socialista. Ed è qui ripetuto a proposito delle elezioni di medio termine del 6 novembre scorso negli Stati Uniti, in un articolo tradotto per l’edizione italiana del periodico americano Jacobin (vedilo qui). Meagan Day si interroga sul “che fare” dentro il partito democratico e mette […]

Continua a leggere →

“Che cosa diavolo è l’acqua?” E’ il partito, stupido!

E così il partito democratico era uscito a pezzi dalla presidenza Obama, in crisi irrimediabile e disperante dopo le elezioni del 2016, dopo la candidatura presidenziale sbagliata e fallita di Hillary Clinton, dopo le lotte intestine fra clintoniani e Berniecrats e i colpi di mano nel suo Comitato nazionale. E ora invece, appena due anni dopo, eccolo che riconquista la maggioranza parlamentare alla Camera dei rappresentanti, nelle uniche elezioni di […]

Continua a leggere →

Midterms: stress test sul partito democratico

Prendendo per buone le previsioni che dicono che i democratici avranno dei successi alla Camera, rifiutando di ammettere che nei margini d’errore dei sondaggi c’è invece la possibilità di vari tipi d’insuccesso, toccando nervosamente ferro in attesa delle news, vediamo un po’ – perché c’è successo e successo. Se i democratici ottengono qualche seggio in più alla Camera dei rappresentanti, ma senza conquistare la maggioranza – c’è poco da fare, […]

Continua a leggere →

Midterms: con il voto anticipato, Election Day non c’è più

Dopo quasi due secoli di onorato servizio, dacché è stato introdotto con una legge del Congresso del 1845, Election Day come unico giorno in cui gli americani, tutti insieme, scelgono chi li governa – non esiste più. Con l’adozione legale e il successo popolare del voto anticipato (early voting), del voto per posta (mail-in voting), del voto in assenza (absentee voting) che è diventato voto in assenza senza necessità di […]

Continua a leggere →