Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

Allora, quanti elettori hanno davvero votato in New Hampshire

rtx266qeEdizione aggiornata e corretta, con nuovi numeri. Anche nelle primarie del New Hampshire, come in Iowa, gli elettori democratici sono diminuiti, mentre sono aumentati quelli repubblicani. 

Per le primarie del New Hampshire di ieri 9 febbraio, ho scritto in un post precedente, bisogna fare attenzione ai tassi di partecipazione, importanti per capire quale possa essere l’impatto della “rivoluzione politica” promessa da Bernie Sanders nel partito democratico, e della insurgency repubblicana nel Grand Old Party. Chi riesce a mobilitare l’elettorato più di quanto non sia avvenuto nelle tornate precedenti? In particolare nelle primarie del 2008, le ultime in cui entrambi i partiti avevano hanno vere competizioni per scegliere il proprio candidato, senza incumbents di mezzo?

Nei caucuses dell’Iowa di una settimana fa gli elettori, lungi dall’aumentare, hanno avuto una lieve flessione. Sono scesi dai 358.000 del 2008 – a 353.000. Ma soprattutto, e con particolare evidenza, le dinamiche partecipative si sono spostate di campo. Malgrado l’entusiasmo delle piazze di Sanders e la robusta risposta di Hillary Clinton, i votanti democratici sono diminuiti da 239.000 a 171.000. E’ stata la rivalità fra i repubblicani a portare molte più persone alle urne, da 119.000 a 182.000: più del 2008 e questa volta, a differenza di allora, addirittura più dei democratici.

I risultati del New Hampshire sembrano confermare solo una (ma è la principale) di queste tendenze. I funzionari degli uffici elettorali statali avevano predetto una affluenza alle urne straordinaria, un possibile totale di 550.000 votanti, circa 25.000 in più del 2008. E in effetti, malgrado la giornata gelida e nevosa, a cui peraltro da quelle parti sono abituati, un aumento c’è stato anche se non così corposo. Gli elettori sono infatti passati da 523.000 a 535.000 (un incremento di 12.000 unità).

Tuttavia anche in New Hampshire, come in Iowa, i partecipanti democratici sono diminuiti – scendendo da 288.000 a 251.000 (una contrazione di 37.000 unità). Mentre, di nuovo, sono stati i repubblicani a produrre una maggiore partecipazione, salendo da 235.000 a 284.000 (un incremento di 49.000 unità), e ancora una volta a superare, a differenza del 2008, quella dei democratici. L’aumento di affluenza alle urne è tutto abbondante merito loro.

Va detto, e lo ripeto, che le primarie del 2008 nel loro complesso segnarono un record storico nazionale. Nel paese votarono 57 milioni di americani, il 30% del potenziale elettorato generale (eligible voters), una percentuale che non si vedeva dal 1972. Segnarono un record anche nel New Hampshire – un record nella storia dello stato e un record in quell’anno fra tutti gli stati: votò più della metà degli eligible voters (il 52%).

Il risultati del 2008 sono quindi un benchmark un po’ sleale su cui valutare quelli di quest’anno. Ma insomma, resta la domanda. La sfida fra Barack Obama e Hillary Clinton di allora era dunque più mobilitante di quella fra Hillary e Bernie di oggi? Ed è invece la insurgency repubblicana di oggi a suscitare maggiore interesse e partecipazione?

La Blue Nation Review, un sito che mi sembra molto Hillarista, fa oggi 11 febbraio gli stessi calcoli e gli stessi ragionamenti e conclude: “There may be a Trump revolution, but there is no Bernie revolution. Republicans are breaking turnout records, Democrats are lagging behind previous cycles”.

Sorry folks! Colpa della fretta. Le vecchia versione del post si basava su dati di ieri 10 febbraio che sembravano definitivi ma non lo erano, erano incompleti. Il testo nuovo qui sopra è in blu. Quello sbagliato e cassato è qui sotto.  

I primi risultati del New Hampshire sembrano confermare queste tendenze. I funzionari degli uffici elettorali statali avevano predetto una affluenza alle urne straordinaria, un possibile totale di 550.000 votanti, circa 25.000 in più del 2008. Sarà stato il solito ottimismo governativo di maniera, sarà stata la giornata gelida e nevosa, a cui peraltro da quelle parti sono abituati, o qualunque altro motivo da analizzare – ma non è andata proprio così.

Anche in New Hampshire, come in Iowa, gli elettori hanno avuto una flessione, sono scesi a 507.000 rispetto ai 523.000 di otto anni fa. E anche qui a contribuire in toto alla flessione sono stati i partecipanti democratici, diminuiti da 288.000 a 237.000 (una contrazione di 51.000 unità). Mentre, di nuovo, sono stati i repubblicani a produrre una maggiore partecipazione, salendo da 235.000 a 270.000 (un incremento di 35.000 unità), e ancora una volta a superare, a differenza del 2008, quella dei democratici.

Categorie:campagna elettorale

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