Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

Lo scontro politico è aspro? Guardate alle diseguaglianze economiche e all’immigrazione

Schermata 2015-07-29 a 16.16.32Repubblicani e democratici sono sempre più distanti fra loro in termini di convinzioni politiche e programmi. Si guardano sempre più in cagnesco, sia alle urne che in Congresso. Alle urne sono sempre più ampie le quote di elettorato che si collocano sulle ali estreme dello spettro politico, molto conservatrici nei repubblicani e molto liberal nei democratici. In Congresso c’è scontro frontale, rifiuto del compromesso, ostruzionismo. Insomma, gli elettori e i loro eletti sono sempre più «polarizzati» (vedi un post precedente).

La polarizzazione ha varie ragioni. Due sembrano emergere nel senso comune e nella ricerca scientifica. La prima è l’aumento della diseguaglianza economica: che colpisce al cuore i ceti medi e operai, mette in crisi le speranze di mobilità sociale (il sogno americano), radicalizza i sentimenti sociali e i conflitti politici. La seconda è l’aumento dell’immigrazione: che, da una parte, fa crescere il numero dei residenti di diversa origine etnico-razziale e dei nuovi elettori di recente cittadinanza, ma dall’altra inasprisce l’ansia e l’antagonismo di molti vecchi elettori bianchi.

Entrambe queste ragioni hanno radici storiche abbastanza solide e di lungo periodo da proiettarsi nel futuro e da fare immaginare a tanti americani un’America che non vogliono: fatta di pochi ricchi e molti poveri, con una maggioranza di cittadini di discendenza non europea. Nell’immediato eccitano e, appunto, polarizzano gli animi. In fin dei conti è sulla questione della diseguaglianza che è nato il consenso intorno al democratico Bernie Sanders (e prima ancora a Occupy Wall Street). Ed è sulla questione dell’immigrazione che è esplosa la candidatura repubblicana di Donald Trump (e prima ancora il Tea Party).

Le analisi statistiche confermano la faccenda, e producono grafiche piuttosto chiare. La correlazione fra l’andamento della polarizzazione politica (in questo caso un indice che riguarda gli eletti dei due partiti alla Camera dei rappresentanti) e la diseguaglianza economica (in questo caso l’indice di Gini sulla distribuzione del reddito) – è pressoché perfetta. Dai cruciali anni 1970s in avanti, e fino agli inizi del 2000, i due fenomeni crescono anzi si impennano insieme, quasi sovrapposti.

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Altrettanto significativa è la correlazione fra l’andamento della polarizzazione politica (di nuovo: nella Camera dei rappresentanti) e dell’immigrazione. In questo caso il periodo considerato è più che secolare, a cominciare dalla fine dell’Ottocento. I pallini rossi indicano, per ogni anno di censimento dal 1880 in avanti, con qualche dato stimato per gli anni dopo il 2000, la percentuale di popolazione nata all’estero.

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Insomma, lo scontro politico è aspro e non accenna a svanire? Guardate alle diseguaglianze di reddito e all’immigrazione. E magari leggetevi (qui un po’ l’ho fatto io per voi, grazie anche alla Cispea Summer School) il libro di Nolan McCarty, Keith T. Poole, Howard Rosenthal, Polarized America: The Dance of Ideology and Unequal Riches, MIT Press 2008.

Categorie:Elezioni, partiti

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