Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

Archivio tag per ‘Elezioni’

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Il Black History Month di Donald Trump

Febbraio è Black History Month e quindi l’altro giorno, per rimarcare l’occasione, il presidente Trump, come tutti i presidenti prima di lui, ha tenuto un piccolo evento pubblico alla Casa bianca (vedi qui la trascrizione delle sue parole), circondato da alcuni collaboratori afro-americani. E’ entrato subito nel vivo dell’argomento: “Le elezioni, sono riuscite piuttosto bene. La prossima volta triplicheremo i numeri o li quadruplicheremo, giusto? Vogliamo arrivare a sopra il […]

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Appunti. Polarizzazione politica e concorrenza cinese

Le ultime buone notizie sull’economia americana, sull’aumento del reddito delle famiglie (dati che rompono la stagnazione dei redditi degli ultimi anni), non riguardano tutti gli americani. La crescita continua a premiare le persone che vivono nelle aree metropolitane oppure con un titolo di studio universitario. Non tocca chi vive nelle aree rurali, in quelle ex-industriali, in Appalacchia. Non tocca le diseguaglianze e i malesseri economici che si sono accumulati negli […]

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Perché, e da quando, gli americani non votano? (1994)

Queste sono tre pagine dell’Introduzione di un mio vecchio libro ora liberamente scaricabile in pdf, La politica dell’esclusione. Riforma municipale e declino della partecipazione elettorale negli Stati Uniti del primo Novecento (Il Mulino 1994). Continua a leggere qui l’intero testo. La scarsa affluenza alle urne non è un carattere originario del sistema politico degli Stati Uniti, ma il prodotto di trasformazioni storiche. La questione riassunta nella domanda «Perché gli americani non votano?» […]

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“Fix that”: Hillary Clinton promette riforme elettorali

Hillary Clinton vuole riformare una parte cruciale della macchina elettorale americana. Con un importante discorso pronunciato all’inizio di giugno a Houston, Texas, ha annunciato che intende mettere mano al sistema di formazione delle liste elettorali, ha parlato di registration reform. Oggi il sistema prevede l’iscrizione individuale volontaria dei singoli cittadini, spesso con percorsi farraginosi, diversi da Stato a Stato, che producono molti errori. Il risultato è che sono registrati meno […]

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I corpi degli elettori e il body politic repubblicano nell’Ottocento degli Stati Uniti (gallery)

Illustrazioni per Arnaldo Testi, «A good deal of bodily exertion». I corpi degli elettori e il body politic repubblicano: trasformazioni nell’Ottocento degli Stati Uniti, Ricerche di Storia Politica, 1/2015 (aprile), pp. 3-22.

01. Il corpo del Re. Allan Ramsay, King George III in Coronation Robes (circa 1762). National Portrait Gallery, London.
02. Il corpo del Presidente: repubblicano e a termine, 1797. Gilbert Charles Stuart, George Washington Renouncing a Third Term as U.S. President (1797). National Portrait Gallery, Smithsonian Institution, Washington, D.C.
03. Corpo imperiale, scandaloso, ridicolo – nudo? Horatio Greenough, Statue of Washington (1841). National Museum of American History, Washington, D.C.
04. Civis romanus. Bust of Benjamin Franklin portrayed in a toga (circa 1817). The American Antiquarian Society, Worcester, Massachusetts.
05. Rivoluzionario e cittadino ideale: Paul Revere. John Singleton Copley, Paul Revere (1768). Museum of Fine Arts, Boston.
06. Rivoluzionario e cittadino ideale: Tom Paine. Matthew Pratt, Thomas Paine (1785-1795). Kirby Collection of Historical Paintings, Lafayette College Art Collection, Easton, Pennsylvania.
07. «La corona sia spezzata e distribuita a tutto il popolo, al quale appartiene di diritto», Tom Paine, 1776. The Sons of Liberty topple the statue of King George III in Bowling Green Park,New York City, July 1776 (1859). New York Public Library Digital Gallery, New York City.
08. Un nuovo Sovrano, il Popolo: tutti alla Casa bianca per l’inaugurazione del presidente Jackson, 1829. Robert Cruikshank, President’s Levee, or all Creation going to the White House (1841). Library of Congress Prints and Photographs Division, Washington, D.C.
09. Elezioni: corpi in festa, 1815. John Lewis Krimmel, The Election Day in Philadelphia (1815). Winterthur Museum and Country Estate, Winterthur, Maryland.
10. Elezioni: comunità maschile in festa, 1852. George Caleb Bingham, The County Election (1851–52). St. Louis Art Museum, St. Louis, Missouri.
11. Il voto palese. Dettaglio di George Caleb Bingham, The County Election (1851–52). St. Louis Art Museum, St. Louis, Missouri.
12. Risultati elettorali: il verdetto del popolo, 1855. George Caleb Bingham, The Verdict of the People (1854-55). St. Louis Art Museum, St. Louis, Missouri.
13. Corpi femminili separati: in alto a destra, le donne guardano dal balcone con uno stendardo che dice Freedom for Virtues. Remember the Ladies. Dettaglio di George Caleb Bingham, The Verdict of the People (1854-55). St. Louis Art Museum, St. Louis, Missouri.
14. I partiti e la politica di massa: corpi in marcia, processione laica, 1840. Whig procession, William Henry Harrison presidential campaign (1840).
15. Corpi in marcia: parata pseudomilitare Repubblicana, New York, 1860. Grand Procession of [Republican] Wide-Awakes at New York on the Evening of October 3, 1860, in «Harper’s Weekly» (October 13, 1860). Library of Congress Prints and Photographs Division, Washington, D.C.
16. Corpi in marcia: parata Democratica (Tammany Hall), New York, 1870. Tammany Democratic Procession in New York, 1870, in «Graphic» (March 26, 1870). New York Public Library Picture Collection, New York City.
17. Corpi in marcia: elezioni a New York City, 1876. The Great Democratic Procession for Tilden, 1876. New York Public Library Picture Collection, New York City.
18. Corpi in marcia: parata Democratica, Chicago, 1892. Julius Kessler, The Lost Bet (1893). Parade with banner showing head portraits of Grover Cleveland, Adlai E. Stevenson, and John Peter Altgeld. Library of Congress Prints and Photographs Division, Washington, D.C.
19. Corpi individuali: rapporti intimi, 1849. G.C. Bingham, Country Politician (1849). The Fine Arts Museums of San Francisco.
20. Corpi repubblicani ideali, 1852. George Caleb Bingham, Canvassing for a Vote (1851-52). Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, Missouri.
21. Corpi repubblicani ideali, 1848. Richard Caton Woodville, Politics in an Oyster House (1848). The Walters Art Museum, Baltimore, Maryland.
22. Corpi repubblicani ideali (che assomigliano a George Washington e Abraham Lincoln), 1872. Enoch Wood Perry, Talking it Over (1872). The Metropolitan Museum of Art, New York City.
23. Corpi di colore: il primo voto nel Sud liberato, 1867. Alfred R. Waud, The First Vote, in «Harper’s Weekly» (November 16, 1867). Library of Congress Prints and Photographs Division, Washington, D.C.
24. Corpi di colore: l’ultimo voto nel Sud verso la segregazione, 1876. Of course he wants to vote the Democratic ticket, in «Harper’s Weekly» (October 21, 1876). Tennessee State Library and Archives.
25. Corpi alieni indesiderati: gli immigrati irlandesi e tedeschi rubano le elezioni, 1850. Know Nothing (American) party cartoon accusing Irish and German immigrants of stealing American elections (circa 1850). Credit: Granger, New York City.
26. Corpi corrotti: elettori in vendita, 1884. Bernhard Gillam, Ready for Business, «Puck» (July 23, l1884).
27. Contare i voti, 1876. Counting the Vote at Elephant Johnnie’s, a New Orleans Bar and Polling Place, in «Frank Leslie’s Illustrated Newspaper» (December 2, 1876). National Museum of American History, Smithsonian Institution, Washington, D.C.
28. Chi conta davvero i voti? Il corpo del boss, 1871. Thomas Nast, Boss Tweed: In Counting there is Strength, in «Harper’s Weekly» (October 7, 1871). Library of Congress Prints and Photographs Division, Washington, D.C.
29. Corpi popolari disordinati: festeggiamenti di strada per una vittoria Democratica, circa 1870. Bonfire rejoicing in Canal Street, New York City, for the Democratic victories at the late elections, da «Frank Leslie’s Illustrated Newspaper» (1870s?). New York Public Library Picture Collection, New York City.
30. Corpi di classe, disordinati: Election Day nei quartieri popolari, New York City, 1864. Election Day in New York, A Polling-Place among the Lower Twenty, in «The Illustrated London News» (December 3, 1864). New York Public Library Picture Collection, New York City.
31. Corpi di classe, ordinati: Election Day nei quartieri alti, New York City ,1864. Election Day in New York, A Polling-Place among the Upper Ten, in «The Illustrated London News» (December 3, 1864). New York Public Library Picture Collection, New York City.
32. Scheda di partito o party ticket, 1864 (a sinistra) e scheda di stato o Australian ballot, 1896 (a destra). National Museum of American History, Smithsonian Institution, Washington, D.C.
33. E’ arrivato il voto segreto: la cabina elettorale, tempio o tabernacolo della democrazia, 1900. New York Polling Place, da E. Benjamin Andrews, History of the United States, vol. 5, New York, Scribner’s (1912).
34. Votare isolati e protetti, 1908. Da S. E. Forman, Essentials in Civil Government, A Text-Book for Use in Schools, New York, American Book Company (1908).
35. Uomini in fila di fronte a un seggio, 1913. Mayoralty Elections, New York City (November 4, 1913). Library of Congress Prints and Photographs Division, Washington, D.C.
36. Macchine per votare, circa 1900. Standard Voting Machine patented by Alfred J. Gillespie, Standard Voting Machine Company, Rochester, New York (late 1890s). National Museum of American History, Smithsonian Institution, Washington, D.C.
37. Corpi femminili: e poi votano anche le donne. Women voting at Pitt. No date. Library of Congress Prints and Photographs Division, Washington, D.C.
38. Quando votano le donne: se il seggio è in una modisteria invece che nel solito saloon, 1909. When Women Vote. What Will Happen if the Polling Place is Located in a Millinery Shop, in «Puck» (April 28, 1909). Library of Congress Prints and Photographs Division, Washington, D.C.
39. Quando votano le donne: madri. Election Day Nurseries. When Women Vote – The Problem Solved, da Caricature: Wit and Humor of a Nation in Picture, Sound and Story, New York, Judge Co. (n.d.).
40. Votare per posta: risparmia tempo, seccature, benzina. San Diego, California (early 2000s).
41. Votare per posta: votare a casa a un voting party, Colorado, 2008. Obama supporters at a debate-and-vote party. Some filled in mail-in ballots. «The New York Times» (October 17, 2008).
42. Votare per posta: votare a casa a un voting party, Oregon, 2008. “Voter dance” at a Portland, Oregon, voting party. About two dozen people attended the house party, where they drank wine, sang, debated the issues and marked their ballots. «The Oregonian» (October 25, 2008).
43. Alle urne dopo un voting party, Oregon, 2008. To the mailbox after a party to discuss issues and mark ballots. «The Oregonian» (October 25, 2008).
44. Votare per posta: l’urna elettorale.

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Shutdown: la paralisi del governo federale e la Costituzione

La paralisi del governo degli Stati uniti, che ha portato allo shutdown dell’intero apparato federale, ha radici profonde, built-in nella stessa Costituzione del paese. La quale Costituzione, d’altra parte, potrebbe ben dire, come il procace cartoon di Jessica Rabbit nel film Who Framed Roger Rabbit, “Non è colpa mia, è che mi hanno disegnato così”. Due aspetti dell’architettura costituzionale sono particolarmente rilevanti. Uno è strutturale, esplicito e molto evidente, e […]

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