Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

La marcia Selma-Montgomery, in diretta

pa_neh_38(1)Sulla marcia da Selma a Montgomery del marzo 1965, raccontata nel film Selma di Ava DuVernay, c’è questo straordinario documentario prodotto e diretto sul campo da Stefan Sharff. Sono 17 minuti di uno splendido bianco e nero, con un ritmo visuale blues e una emozionante colonna sonora gospel e folk – che, mi sembra di capire, sono stati ritrovati e restaurati solo qualche anno anno fa.

Di Stefan Sharff (1920-2003) ho una scarna biografia che fa indovinare una vita avventurosa. Nasce Stefan Leon Lerner in una famiglia ebraica di Lublino, in Polonia (più tardi assumerà il cognome della madre). Nel 1939 scappa in Unione Sovietica dove studia cinema. Dopo la guerra lavora per il governo polacco a Londra e poi emigra negli Stati Uniti. Negli anni Sessanta, quando va a Selma, insegna alla Columbia University, del cui programma di film studies diventerà direttore. Dirige newsreels e un paio di feature films, scrive libri su Alfred Hitchcock, è interessato soprattutto al linguaggio cinematografico. Se in questo documentario trovate inquadrature, angoli di ripresa e tagli di montaggio che vi sembrano eisensteiniani è perché, ebbene sì – durante il suo soggiorno sovietico Sharff è stato apprendista di Sergej Ejzenštejn.

La marcia è la terza, quella che raggiunge davvero Montgomery, la capitale dell’Alabama. La prima è finita subito nel pestaggio all’Edmund Pettus Bridge (7 marzo). La seconda (9 marzo) è interrotta sullo stesso ponte da Martin Luther King, che teme di portare la sua gente a un altro massacro. Ma ora c’è l’autorizzazione federale. Ci sono i soldati federali lungo la strada. Sono lì per proteggere, anche se la loro presenza e l’assordante rumore dell’elicottero, che scandisce la narrazione, suggeriscono un clima di nervosismo, di tensione. Comunque si va. Si parte il 21 marzo e dopo cinque giorni e un’ottantina di chilometri, il 25 marzo, si arriva alla meta. Si parte in poche migliaia, si arriva in 25.000. Davanti al Campidoglio statale King tiene il discorso How Long? Not Long, che si vede alla fine del film di DuVernay e si sente, inserito nel soundtrack, alla fine del documentario di Sharff. Qui sotto c’è un video con la conclusione del discorso originale.

Categorie:cinema, Diritti civili

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