Nel beauty contest globale gli Stati Uniti continuano a essere più attraenti della Cina – o così almeno dicono i sondaggi 2014 del Pew Research Global Attitude Project.
Ciò è vero senza dubbio nei paesi dell’Unione Europea – con l’unica eccezione dei cittadini greci, fra i quali la Cina raccoglie più valutazioni favorevoli (49%) di quelle, miserrime, degli Stati Uniti (34%).
In Asia, Cina e Stati Uniti raccolgono entrambi buone valutazioni nell’aggregato, ma con profonde differenze da un paese all’altro, con schieramenti netti, polarizzati. Come si conviene a paesi che alla Cina sono troppo vicini.
In Asia c’è il paese più filo-americano di tutti, le Filippine (92% di opinioni favorevoli, più degli americani stessi). E ci sono i due paesi al mondo dove la popolarità cinese è minima, il Giappone (7%) e il Vietnam (16%). I vietnamiti sono innamorati persi dell’America (76%).
In Medio oriente, con l’eccezione di Israele, è invece al minimo la popolarità americana. I minimi più minimi al mondo sono infatti in Egitto (10%), Giordania (12%) e Pakistan (14%). I pakistani sono innamorati persi della Cina (78%), secondi solo ai cinesi stessi.
Gli Stati Uniti sono poco popolari anche in Russia, che non si sa mai in quale continente collocare: hanno appena il 23% di valutazioni favorevoli, contro il 64% della Cina.
Nell’Africa sub-sahariana la battaglia d’amore fra i due contendenti sembra aperta.
Nelle Americhe torna a essere prevalente un generale sentimento filo-yankee, anche fra i cittadini del confinante Messico (63% di opinioni favorevoli contro 43% per la Cina). Ci sono eccezioni: la Cina primeggia di una spanna fra i venezuelani (67% contro 62%) e fra i più disincantati argentini (40% contro 36%).
Ma la Cina diventerà la nuova superpotenza mondiale, sostituendo gli Stati Uniti?
Sono convinti che sia sulla buona strada la metà dei cinesi e, soprattutto, più o meno la metà degli europei: i britannici più degli stessi cinesi, e poi tedeschi, spagnoli, francesi. Spaventati? Disfattisti debosciati? Realisti che hanno imparato sulla loro pelle il su e giù degli imperi?
Dicono di no, in fondo alla lista che qui non si vede, soprattutto i vicini più vicini, filippini, vietnamiti, giapponesi. Sperano di no, fanno gli scongiuri perché sia no, sono in denial?
Che la Cina sia già diventata la principale potenza mondiale, è ovviamente una opinione di fantasia. Chissà che cosa vuol dire che a coltivarla più di tutti siano minoranze significative in Venezuela e Messico. Forse wishful thinking di cittadini di due paesi che, come si diceva una volta, sono così lontani da Dio e così vicini agli Stati Uniti?
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Categorie:Politica estera
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