Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

Archivio tag per ‘Irving Berlin’

God Bless America, ovvero il canto di un immigrato ebreo che ringrazia Iddio di non essere in Europa nel 1938

  C’è chi vorrebbe farne l’inno nazionale ufficiale, al posto di The Star-Spangled Banner. E in effetti God Bless America è stata abbastanza ufficializzata nel pieno della Guerra fredda: quando il suo autore Irving Berlin, per il fatto di esserne il celebrato autore, ricevette dal presidente Eisenhower la Medaglia d’oro del Congresso. C’è chi la considera svergognatamente nazionalista: perché Dio dovrebbe benedire l’America e nessun altro paese? (Naturalmente tutti i veri inni nazionali […]

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Irving Berlin, il diavolo e la Grande guerra

Anche il giovane Irving Berlin scrisse una canzone contro la guerra, nel 1914. Il titolo è Stay Down Here Where You Belong. Non è granché, come song, per uno che era già diventato una star internazionale con Alexander’s Ragtime Band. Il plot è arzigoggolato, una conversazione del diavolo con suo figlio. Il figlio vuole salire nel mondo per divertirsi un po’, ma il padre gli dice: è meglio se resti […]

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Sognando un Natale laico e commercializzato

La più popolare canzone americana di Natale, White Christmas, è una sorta di inno secolare, laico, non religioso. E’ stata scritta dall’immigrato ebreo Irving Berlin, nato Israel Isidore Baline nel 1888 in Russia, figlio di un cantore di sinagoga, diventato grande songwriter negli Stati Uniti (vedi qui il post su God Bless America). E non parla della nascita di Gesù. Parla piuttosto di nostalgia per un luogo e un tempo lontano, di alberi sempreverdi, […]

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L’affaire “Irving–Winston–Isaiah”

Il giovane filosofo Isaiah Berlin, durante la Seconda guerra mondiale, lasciò All Souls College, a Oxford, per lavorare per i servizi diplomatici britannici a Washington. Ebbe anche modo di incontrare Winston Churchill in visita negli Stati Uniti, nell’estate del 1943. Isaiah era stato incaricato di consegnargli un telegramma riservato. Lo fece e se ne andò. Probabilmente il primo ministro neanche lo guardò, né aveva idea di chi fosse. Nel frattempo, […]

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