Questa è la scheda con cui i cittadini di Brooklyn hanno votato alle elezioni presidenziali del 2012, quelle di Obama contro Romney. Ci sono molte altre cariche per cui votare, e altri candidati di altri partiti fra i quali scegliere. Nella metropoli multinazionale ci si spiega in inglese, spagnolo, cinese.
![2012. County of King [Brooklyn], City of New York. Scheda di stato con tutte le cariche per cui votare, con candidati di tutte le risme. Lenzuola metropolitana in inglese, spagnolo, cinese. Non è sempre stato così.](https://shortcutsamerica.files.wordpress.com/2016/11/2012-nyc-sampleballot.jpg?w=676&h=1080)
2012. County of King [Brooklyn], City of New York, New York.

1844. Partito Whig, Ohio, party strip.

1860. Partito repubblicano, Massachusetts, party strip. Con Lincoln.

1864. Partito unionista, Ohio, party strip. Con Lincoln in guerra e “unitario”.

1864. Partito unionista, Ohio, party strip. Lincoln in tedesco, in caratteri gotici.
Alla fine dell’Ottocento arriva la scheda di stato, chiamata “Australian ballot”. Da allora la scheda è stampata dalle autorità pubbliche, con i nomi di tutti i candidati a tutte le cariche, da segnare in segreto nella cabina elettorale. In questa del 1896 ci sono i populisti, che fanno “fusion ticket” con i democratici (indicano gli stessi candidati alla presidenza e alla vicepresidenza). E ci sono anche i primi socialisti.

1896. Ohio, scheda di stato.

1912. C’è un terzo incomodo, Theodore Roosevelt, e anche un quarto, il socialista Eugene Debs.

1940. Massachusetts. Una scheda già votata. In lista c’è anche il segretario del partito comunista Earl Browder.

1948. Virginia. Ed ecco la meccanizzazione, la “voting machine”.

1972. City of Philadelphia. La “voting machine” ha ancora bisogno di istruzioni. C’è anche la lista “Malcolm X”.

2000. Palm Beach County, Florida. Le famose “schede a farfalla” che inducono all’errore e provocano un pasticcio.

2000. La satira della famosa “scheda a farfalla” della Florida.
Infine si torna all’oggi, 2016, Clinton contro Trump, nel cuore dello stato di New York. Siamo in campagna, con pochi immigrati. Quindi, a differenza della scheda per Brooklyn, niente lingue straniere.

2016. Town of Sullivan, County of Madison, New York.
Categorie:Electoral process
Tag:Australian ballot, party strip, scheda elettorale, voting machine
1. Partito Whig, 1844. All’inizio le schede erano stampate direttamente dai partiti, ciascuno stampava la sua. L’elettore la consegnava direttamente allo scrutatore; così facendo votava tutta la lista di partito, secca. C’erano i nomi dei candidati presidenti e anche dei grandi elettori. C’erano anche parole d’ordine programmatiche.
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