Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

Election Day che non c’è più

Dopo quasi due secoli di onorato servizio, dacché è stato introdotto con una legge del Congresso nel 1845, Election Day non esiste più, si è dissolto nell’aria. Non esiste più come l’unico giorno in cui gli americani, tutti insieme, scelgono il loro presidente. Non esiste più come l’America’s choosing day celebrato a fine Ottocento da Walt Whitman, “il giorno in cui l’America fa la sua scelta / il senso profondo non […]

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Biden sta trasformando l’America, ma in campagna elettorale si parla d’altro

Che cosa ci racconta il numero di ieri del New Yorker in un lungo, lunghissimo articolo di analisi e reportage di Nicholas Lemann (qui)? Sotto il titolo Bidenomics is Starting to Transform America. Why Has No One Noticed? (November 4, 2024), ci racconta che la presidenza Biden è stata trasformativa alla grande, ha varato più programmi di riforma di ogni amministrazione democratica dai tempi di Lyndon Johnson, forse dai tempi […]

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Il giorno dopo le elezioni americane, si saprà chi ha vinto?

I sondaggi danno i due candidati presidenziali, Kamala Harris e Donald Trump, alla pari. Poche migliaia di voti in uno dei sette swing states possono fare la differenza, decisiva ma non rilevabile, non quantificabile dagli opinion polls. In molti stati già si vota, con il voto anticipato, con il voto per posta. I democratici sembrano più nervosi dei repubblicani, ma sono i più nervosi sempre, per carattere. Nel complesso, dicono molti osservatori, l’unica […]

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La democrazia in America, un fragile armistizio (non solo in America)

Rubo una pagina dal libro di Mattia Diletti, Divisi. Politica, società e conflitti nell’America del XXI secolo (Treccani, 2024, 130 pp., qui alle pp. 30-31). Un bel saggio nuovo di zecca che, in vista delle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti, cerca di rispondere alla domanda, “Ma come diavolo siamo arrivati fino a qui?” Oggi vi sono diversi conflitti che appaiono irriducibili: le elezioni presidenziali sono la manifestazione più tatrale e mediatica […]

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L’immigrazione è al centro della campagna elettorale americana, soprattutto di Trump

L’immigrazione è al centro della campagna elettorale che si sta chiudendo.  E’ una delle principali preoccupazioni degli elettori, insieme all’economia, all’inflazione. E’ la issue numero uno per Donald Trump che dichiara, “Gli Stati Uniti sono un paese occupato. Il 5 novembre sarà il giorno della liberazione”. E che diffonde grottesche narrazioni ottocentesche sugli stranieri che avvelenano il sangue della nazione, che son tutti avanzi di galera, che mangiano i gatti dei vicini. I […]

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La censura dei libri nelle biblioteche americane: guerre culturali o scaramucce (di destra)?

Ma insomma, che dire di queste ultime culture wars, le ultime della serie, che hanno per protagonisti non più attivisti woke, radical di sinistra (o radical chic), bensì attivisti ultraconservatori? Davvero gli Stati Uniti sono invasi da invasati di una cancel culture di destra che ripuliscono le biblioteche pubbliche e quelle scolastiche di ogni materiale a stampa e digitale che possa corrompere le giovani menti studentesche? Cioè che abbia a che fare con faccende di sesso e […]

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A me l’America non mi fa niente bene, troppa libertà 

In questi giorni, leggendo un po’ di qua e un po’ di là, a proposito di cose americane che incombono, non ricordo più quale articolo ha citato e mi ha fatto tornare in mente questo vecchio testo di Giorgio Gaber. È della metà degli anni Settanta, del 1976-77 per la precisione, come dice il sito ufficiale. Lo copio qui sotto. Me lo ricordavo vagamente come un esempio di satira anti-americana reazionaria, […]

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Alla convenzione democratica di Chicago ci vogliamo tutti bene, con gioia 

D’accordo, ci vogliamo tutti bene, proclamano i democratici riuniti a congresso. Ci vogliamo bene con tutti, tranne che con Donald Trump. “An unserious man” (un bel titolo cinematografico alla Coen Brothers), dice Kamala Harris nel discorso di accettazione della nomination, che avrebbe conseguenze molto serie se dovesse ritornare alla Casa bianca. D’altra parte per fortuna che c’è lui, il suo linguaggio da American carnage, la sua ostile ombra dark sono la colla […]

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Di nuovo a Chicago, dunque, come nel fatale agosto 1968?

Di nuovo a Chicago, dunque, come nel fatale agosto 1968?  Quando la convention del partito democratico nominò candidato alla Casa bianca il vice presidente in carica Hubert Humphrey, proprio come Kamala Harris? Avendo il presidente Lyndon B. Johnson rinunciato a correre per un secondo pieno mandato, proprio come Joe Biden? Mentre nelle strade della città infuriavano le proteste giovanili contro una guerra in corso in Vietnam, proprio come quella a Gaza? Troppe […]

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Geopolitica dei medaglieri olimpici (uno sguardo veloce da Atene 1896 a Parigi 2024)

1896 (Atene, 14 paesi). Già si annunciano tempi nuovi rispetto all’Ottocento agli sgoccioli. La Grecia ospita i giochi inaugurali con gran successo, ma è evidente il contrasto fra la vecchia Europa e la nuova potenza nordamericana. ¶ 1908 (Londra, 22 paesi). D’accordo, c’è la rivincita della vecchia madrepatria imperiale europea, ma insomma. Temporanea? La Gran bretagna è la nazione ospitante e per qualche motivo la nazione ospitante riesce sempre a […]

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