Short Cuts America: il blog di Arnaldo Testi

Politica e storia degli Stati Uniti

Finì in galera per aver accusato il presidente di avere “una sete sfrenata di ridicola pompa e di stupida adulazione”. Nel 1798 con gli Alien and Sedition Acts, altri tempi.

Nel 1798, nel clima incandescente che portò i federalisti al governo ad approvare gli Alien and Sedition Acts (oggi risuscitati da Donald Trump), ci fu nelle austere aule del Congresso questo momento di intensa passione politica. Successe che alla Camera dei rappresentanti litigassero con violenza a destra col bastone un deputato federalista (di spirito notoriamente trumpiano) e a sinistra con l’attizzatoio un deputato jeffersoniano (anti-trumpiano). L’illustrazione è di allora, i disegnatori di cartoon politici erano veloci quanto oggi i postatori di video su Twitter. 

Il deputato jeffersoniano, cioè democratico-repubblicano, era Matthew Lyon del Vermont. Il quale più tardi in quell’anno fondò un giornale intitolato The Scourge of Aristocracy and Repository of Important Political Truth (“Il flagello dell’aristocrazia e il deposito di importanti verità politiche”, contro le fake news, insomma). E lì, sulle sue colonne, accusò il presidente federalista, John Adams (come fosse un Trump qualunque), di avere “una sete sfrenata di ridicola pompa, di stupida adulazione, di egoistica avarizia”, e di aver corrotto i simboli della religione cristiana a scopi personali. Lo accusò anche di essere un “bullo”. 

Lyon fu la prima persona a finire incriminata per aver criticato il presidente in violazione degli Alien and Sedition Acts. Si difese invocando l’incostituzionalità di quelle leggi, contrarie al Primo emendamento. Ma niente, fu condannato a una multa, a pagare le spese del processo, e a quattro mesi di galera. I miliziani veterani della Rivoluzione del Vermont, i Green Mountain Boys (ancora impregnati di spirito rivoluzionario e abituati a praticare l’obiettivo), pensarono di dare l’assalto alla prigione e di spaccare tutto per liberarlo. Ma egli, prudente, consigliò prudenza. Fu rieletto trionfalmente alla Camera, facendo campagna elettorale dal carcere. Che tempi eroici, eh.

Due anni dopo, nel 1800, il flagello degli Alien and Sedition Acts contribuì alla vittoria dell’opposizione, all’elezione del primo presidente jeffersoniano, cioè Thomas Jefferson stesso. Nel 1840 il Congresso passò un provvedimento che rimborsava il condannato della multa e di tutte le spese incorse, con gli interessi. Il condannato si fa per dire, ché Lyon era morto nel 1822. Come spesso accade, del pentimento delle autorità beneficiarono gli eredi.

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