
1896 (Atene, 14 paesi). Già si annunciano tempi nuovi rispetto all’Ottocento agli sgoccioli. La Grecia ospita i giochi inaugurali con gran successo, ma è evidente il contrasto fra la vecchia Europa e la nuova potenza nordamericana.

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1908 (Londra, 22 paesi). D’accordo, c’è la rivincita della vecchia madrepatria imperiale europea, ma insomma. Temporanea? La Gran bretagna è la nazione ospitante e per qualche motivo la nazione ospitante riesce sempre a fare bella figura.

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1924 (Parigi, 44 paesi). C’è stata la Grande guerra, certi giochi di potenza sono fatti, o almeno così sembrerebbe. Neanche la nazione ospitante, la Francia, riesce a scalfire il predominio yankee.

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1936 (Berlino, 49 paesi). Ci pensa la Germania, paese ospitante e trionfante, a scalfire quel predominio. Altro che secolo americano! Il secolo sarà germanico e nazista.

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1952 (Helsinki, 69 paesi). Non scherziamo, l’assalto al potere mondiale del nazifascismo è fallito nel sangue. Nella Finlandia finlandizzata si delinea il nuovo dualismo dei vincitori e ora della Guerra fredda, l’Unione sovietica tallona gli Stati uniti.

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1960 (Roma, 83 paesi). Qualcosa di più del dualismo, l’ursa passa in testa! Le due Germanie partecipano insieme dal 1956, lo rifaranno nel 1960, ma poi basta.

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1976 (Montreal, 92 paesi). Altro che secolo americano! In Canada c’è l’umiliazione del “mondo libero”. Sette dei primi 10 posti del medagliere sono occupati dall’ursa e da altri paesi comunisti (Cuba inclusa).

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1996 (Atlanta, 197 paesi), Dopo boicottaggi reciproci e altri sconvolgimenti, l’Urss non c’è più e la Federazione russa ha un suo posto più modesto. Gli Stati uniti (che giocano in casa) ritornano dominanti. Un nuovo secolo americano, quello vero? Si affaccia la Cina.

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2008 (Pechino, 204 paesi). Ma è il secolo cinese, stupido! Troppo facile, conquistato come paese ospitante e quindi, come sempre, favorito? Forse, ma il trend c’è tutto.

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2024 (Parigi, 206 paesi). Siamo dunque al pari e patta fra Stati uniti e Cina. La Russia è esclusa per via dell’invasione dell’Ucraina, dei paesi europei solo la Francia (in quanto paese ospitante?) riesce a restare nei top 5, in coda. Sarà il secolo del pacifico?

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(Come è evidente dai numeri dei partecipanti, nel secolo e un quarto che è passato dalla loro nascita, i giochi olimpici sono diventati praticamente universali, ma questa è un’altra storia per un’altra volta.)
- Minnesota, lo Stato del progressismo Midwestern
- Di nuovo a Chicago, dunque, come nel fatale agosto 1968?
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