
Saccheggio e riassumo l’articolo di Carlos Lozada, In One Word, Biden and Trump Tell Us Exactly Who They Are, “New York Times”, 13 agosto 2023.
Una singola parola ricorrente nella retorica di Joe Biden è still, “ancora”, “tuttora”. Dopo un incidente politico-razziale particolarmente tragico ha detto: “Dobbiamo mostrare al mondo che l’America è ancora [still] un faro di luce”. In una discorso al Congresso poco dopo l’assalto trumpiano al Campidoglio del 6 gennaio 2021: “Dobbiamo dimostrare che la democrazia funziona ancora – che il nostro sistema di governo funzionaancora“. E in un discorso a Independence Hall a Filadelfia: “Siamo ancora un’America che crede nell’onestà e nel rispetto per gli altri, nel patriottismo, nella libertà, nella giustizia per tutti”. E soprattutto “Siamo ancora, nel profondo [at our core], una democrazia”.
C’è una insistenza drammatica in questo still. Come se molti americani non credessero più nelle virtù professate dal loro paese, o non avessero fiducia nella loro permanenza, come se ci fosse bisogno di persuaderli che quei valori continuano a essere positivi e che continuano ad agire. Dire che l’America è una democrazia è una dichiarazione di fatto o un atto di fede. Dire che è ancora una democrazia è un modo di riconoscere che ci sono problemi, che c’è la preoccupazione del contrario; la preoccupazione che si stia perdendo qualcosa di buono. E’ un modo di suonare l’allarme ma anche di sottolineare una continuità, malgrado tutto, e la volontà di difenderla quella fragile continuità, di rafforzarla.
Naturalmente tutti conoscono la frase più famosa di Donald Trump, “Make America great again”, che mettendo le maiuscole a tutte le parole è diventato il suo slogan, e in sigla è il brand del movimento dei suoi seguaci e un sigillo di qualità di correttezza politica, MAGA appunto. Qui è invece again, “di nuovo”, a essere in evidenza. Con again Trump proclama che la rottura è già avvenuta, che il buono dell’America è andato perduto, e che senza la sua provvidenziale presenza e conseguente azione non potrà essere recuperato. In quell’again c’è l’idea che esista la perfetta America di una volta che deve essere restaurata nel suo non adulterato splendore.
L’uso di still da parte di Biden sottolinea una ulteriore differenza con l’again di Trump, proprio rispetto a questa idea mitica del passato nazionale. Dice piuttosto che la storia americana non ha nulla di perfetto, è storia drammatica come quella di tutti. Il lavoro della democrazia (e “la democrazia è duro lavoro”) è ancorada completare. Dopo l’assassinio in pieno giorno di George Floyd, tre anni fa, Biden ha detto “Guardando la sua faccia schiacciata sull’asfalto [come non pensare] Sant’Iddio, queste cose succedono ancora oggi?”. E dopo la recente sentenza della Corte suprema che ha dichiarato incostituzionale l’affirmative action: “La verità è – lo sappiamo tutti. Le discriminazioni esistono ancora in America. Le discriminazioni esistono ancora in America. Le discriminazioni esistono ancora in America”.
Ripetuto tre volte. L’America è ancora anche questo.
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