Appunti. Su Stalin, Potsdam e le prime e uniche bombe atomiche mai usate, quelle anglo-americane sul Giappone: testimonianze, e una timeline.
Durante la Conferenza di Potsdam (17 luglio-2 agosto 1945), Truman fu informato che il test della prima bomba atomica anglo-americana, il 16 luglio ad Alamogordo, aveva avuto successo. Dirlo anche a Stalin? Gli inglesi e gli americani decisero di dirglielo informalmente, lo fece Truman dopo la conclusione di una riunione il 24 luglio. Il come glielo disse e quale fosse la reazione di Stalin varia un po’ a seconda dei testimoni, che lo raccontano nei loro libri di memorie, quindi con il senno di poi. (E’ probabile che Stalin ne sapesse già tramite i suoi spioni nel progetto Manhattan, forse ancor di più di Truman)
Secondo Truman: gli menzionai casualmente che avevamo “una nuova arma di forza distruttiva inusuale”, lui non mostrò particolare interesse, disse solo che era contento di saperlo e che sperava che ne avremmo fatto “buon uso contro i giapponesi”.
Secondo Churchill: Ero a pochi metri di distanza, Stalin mi sembrò tutto contento, anche se non sono sicuro che avesse capito davvero di che cosa si trattasse. Truman mi disse che non aveva domandato niente di preciso sulla natura della bomba.
Secondo il segretario di stato Byrnes: perché Stalin non fece domande? Giunsi alla conclusione che, siccome loro tenevano segrete le loro ricerche, non ritenne opportuno chiedere delle nostre.
Secondo il maresciallo Zhukov: non è vero che Stalin non aveva capito, lo disse subito in mia presenza a Molotov che disse “Che lo facciano. Dobbiamo parlarne con Kurchatov e fargli accelerare le cose”: stavano parlando della nostra ricerca atomica. Era chiaro, continua Zhukov, che il governo americano aveva intenzione di usare le bombe per i suoi fini imperialisti, infatti ne sganciò due sul Giappone senza che ce ne fosse davvero bisogno.
Stalin non era mai entrato in guerra con il Giappone, con cui aveva firmato un patto di non aggressione il 13 aprile 1941 della durata di 5 anni. Lo fece ora, otto mesi prima della scadenza del patto, agli sgoccioli del conflitto, attaccando l’esercito giapponese nel continente, occupando rapidamente la Manchuria e parte della Corea. Per la precisione, dichiarò guerra al Giappone la notte fra l’8 e il 9 agosto 1945, cioè tre giorni dopo la prima bomba su Hiroshima (6 agosto). E a ridosso della seconda bomba su Nagasaki (9 agosto), chissà se lo sapeva.
- Immagini contese, né innocenti né neutrali
- Con la guerra di Putin, per gli americani la Russia è diventata il nemico
Categorie:Guerra
Tag:Bomba atomica, Potsdam, Stalin, Truman