Racconta la storica di Harvard Jill Lepore, in Battleground America, che negli anni sessanta il diritto costituzionale dei cittadini (in quanto individui privati) di possedere e portare armi non era una rivendicazione dei conservatori o della National Rifle Association, bensì dei nazionalisti neri. In un discorso del 1964 fu Malcolm X a dire: “Article number two of the constitutional amendments provides you and me the right to own a rifle or a shotgun”. Affermare questo diritto in nome dell’auto-protezione contro la brutalità della polizia era uno degli scopi del Black Panther Party for Self-Defense, fondato nel 1966. Fu un suo dirigente, Huey Newton, a dire: “Black People can develop self-defense power by arming themselves from house to house, block to block, community to community throughout the nation”.
Il 2 maggio 1967 una trentina di militanti del Black Panther Party di Oakland, in California, fecero una manifestazione clamorosa. Armati di fucili (scarichi), andarono al Campidoglio della capitale statale, Sacramento, per protestare contro un disegno di legge che limitava la libertà dei cittadini di esibire armi cariche in pubblico. Entrarono nell’edificio e, per sbaglio, nell’aula dell’assemblea legislativa che stava deliberando. Alcuni di loro furono disarmati dalle guardie, ma poiché non avevano infranto alcuna legge, i fucili furono restituiti. Furono arrestati più tardi per interruzione di pubblico ufficio e uso minaccioso di armi. Liberati su cauzione, cinque o sei furono condannati con la condizionale. La legge fu approvata. Questo lo racconta Paolo Bertella Farneti, Pantere Nere, Shake Edizioni Underground, 1995.
Il 29 febbraio 1969, imitando i compagni californiani, un gruppo di Black Panthers di Seattle, nello Stato di Washington, ripetè l’impresa. Si schierò davanti al Campidoglio, a Olympia, per contrastare un disegno di legge che criminalizzava esibire armi da fuoco “in a manner manifesting an intent to intimidate others”. Non entrarono nell’edificio e non furono arrestati. Di loro abbiamo la fotografia qui sopra (Photo: Washington State Archives).
Categorie:Radicalism, violenza
Tag:anni sessanta, armi, Black Panthers, gun rights, Huey Newton, Jill Lepore, Malcolm X, National Rifle Association, Paolo Bertella Farneti
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